Tracciabilità e sicurezza delle cure nello studio dentistico
Sterilizzazione e tracciabilità
Come indicato dalla Legge Gelli sulla responsabilità delle professioni sanitarie (L. N. 24/2017) , i servizi e le prestazioni sanitarie devono essere prestate in condizioni di massima sicurezza per i pazienti, mettendo in atto tutto il necessario per ridurre i rischi correlati all’erogazione dei trattamenti.
Ciò significa in primo luogo potenziare le attività di prevenzione e gestione del rischio, attraverso un uso appropriato delle risorse strutturali, strumentali, tecnologiche e organizzative.
In quest’ottica l’intero processo di sterilizzazione (e tutte le attività volte a migliorarne l’efficacia) assumono un ruolo fondamentale, poiché rappresentano la prima forma di prevenzione delle infezioni crociate, ovvero la trasmissione di malattie infettive tra paziente e paziente, a causa di strumenti non opportunamente trattati.
Adottare un protocollo di sterilizzazione ottimizzato e moderno, gestendo tutte le procedure in modo certo e ordinato, permette infatti allo studio di garantire un servizio puntuale, sicuro, controllato e sempre verificabile, in piena armonia con quanto prescritto dalla legge Gelli.
Gestione, sicurezza e prova a posteriori
Sviluppata per ripristinare la sterilità dello strumentario e tutelare la sicurezza di pazienti e operatori, la sterilizzazione è oggi chiamata a dare prova che tutte le sue fasi siano state effettuate correttamente, tracciando il processo e formando un database storico dello strumentario e del suo impiego.
Sicurezza dunque per i pazienti sottoposti a interventi con strumenti sterilizzati e meticolosamente individuati e individuabili (da un sistema di etichette e codici), ma anche garanzia in senso operativo, legale e giuridico per lo studio, con informazioni e dati in grado di dimostrare, provare e ricostruire in ogni momento (e in caso di possibili controversie) la correttezza delle procedure interne seguite dallo studio.
Tracciabilità: sicurezza per i pazienti
In ambito odontoiatrico tutti gli strumenti che vengono utilizzati su ciascun paziente devono essere sottoposti ad una specifica procedura atta a ripristinarne la sterilità rendendone possibile un successivo impiego.
Il processo di sterilizzazione prevede una serie di step successivi che iniziano dalla loro raccolta dopo l’utilizzo, una prima decontaminazione, la successiva disinfezione, il lavaggio, l’asciugatura, l’imbustamento e la sterilizzazione in autoclave.
Fasi e processi diversi finalizzati e connessi verso un solo obiettivo: garantire la massima sicurezza. Affinché il processo risulti sicuro tutti questi passaggi, oltre ad essere scrupolosamente eseguiti, devono però essere monitorati, validati e tracciati.
Questo consente di monitorare e registrare ogni ciclo di sterilizzazione, un protocollo in cui ogni lotto di materiale e ciascuna busta di strumenti, poi utilizzati per i pazienti, possiede una propria etichetta che consente di organizzare tutte le informazioni in modo preciso consentendo di rintracciare tutti gli elementi del processo ed il loro esito, e sapere per ciascun paziente che strumento sia stato utilizzato e quando.
Creando per ciascun paziente documenti di registro sia fisico che digitale di tutte le informazioni del processo di sterilizzazione che vengono aggiornati ad ogni appuntamento e trattamento.
Impiegare tecnologie e metodi utili alla tracciabilità dei materiali utilizzati e alla rintracciabilità degli strumenti sterilizzati risponde agli obblighi sanciti dalla normativa nazionale circa le procedure di sterilizzazione e sono coerenti con le indicazioni contenute nelle principali linee guida internazionali.
Tracciabilità: sicurezza per lo studio dentistico
Validazione, tracciabilità e rintracciabilità svolgono un ruolo fondamentale anche nei confronti dello studio dentistico sia perché ne migliorano l’organizzazione e operatività quotidiana sia perché costituiscono prova e testimonianza storica della bontà delle operazioni compiute.
Oltre a poter gestire in modo ordinato ed efficiente il protocollo, un sistema evoluto di tracciabilità permette allo studio di conservare prova del corretto operato, tutelandosi in caso di controversie.
La tracciabilità consente cioè di verificare le informazioni che certificano la sterilità dello strumento prima dell’uso sul paziente, indicando i dati relativi al giorno di sterilizzazione, tipo di ciclo effettuato, numero progressivo, esito del ciclo, operatore che ha effettuato il ciclo e data di scadenza prevista dal protocollo interno di sterilizzazione.
Inoltre, questa procedura , specie se digitalizzata, consente di ricostruire rapidamente a ritroso le azioni svolte su un dispositivo sterilizzato, al fine di permetterne la rintracciabilità da parte dell’utente e degli organi competenti.
Se vuoi saperne di più, ecco un articolo dedicato all’argomento: Sterilizzazione, validazione e tracciabilità.
Pro System: tracciabilità evoluta
Con Pro System, Euronda ripensa e organizza tutte le fasi della sterilizzazione come un unico protocollo di protezione connesso e integrato.
Un sistema di macchine in dialogo che registra, controlla e condivide i dati dei cicli di lavoro di ciascuna fase e consente di essere sempre informati sul processo eseguito per ogni strumento.
Un sistema che innova i concetti di validazione, tracciabilità e rintracciabilità, digitalizzando e automatizzando le procedure, per garantire totale controllo dei dati e massima operatività.
Non solo il sistema di tracciabilità Pro System risponde ai requisiti legislativi previsti per la sterilizzazione, ma eleva il concetto stesso di prevenzione, migliorando la sicurezza nell’erogazione della prestazioni sanitarie odontoiatriche.