5 semplici regole per la pulizia degli strumenti chirurgici
Uno strumento non pulito, non potrà mai essere sterile!
Nel processo di sterilizzazione degli strumenti odontoiatrici, ogni fase assume un’importanza cruciale e propedeutica a quella successiva. Solo una corretta attuazione di tutte le procedure previste, consente infatti il raggiungimento del risultato finale.
Insomma, la sterilizzazione è un processo composito, in cui le prime fasi di detersione e decontaminazione sono basilari. Volendo fare un po’ di chiarezza possiamo distinguere 3 concetti fondamentali:
- Pulizia: è quello che facciamo per rimuovere sporco, polveri e materiale organico da superfici ed oggetti. Viene eseguita con acqua (ad umido) con/o senza detergente. Il lavaggio in sé non ha necessariamente un’azione microbicida, ma un buon lavaggio riduce drasticamente la contaminazione microbica.
- Disinfezione: sono tutte quelle azioni che servono a eliminare i batteri e i microrganismi dalla superficie di strumenti e attrezzature. Questa fase riduce numericamente la presenza di quasi tutti i microrganismi, ma non raggiunge i parametri stabiliti dalla normativa.
- Sterilizzazione: è la realizzazione delle procedure volte a eliminare tutti i microrganismi e le spore. Una volta imbustati e sigillati, consente di ripristinare la sterilità degli strumenti mediante il passaggio in autoclave.
Tutte questi passaggi sono importanti ed è bene ricordarlo: vanno eseguiti seguendo il loro ordine.
In questo senso disinfettare senza prima pulire non solo sarebbe inutile e costoso, ma costituisce anche un pericolo, poiché la sporcizia può esercitare un’azione di “protezione e proliferazione dei microrganismi” da eliminare, limitando l’azione del disinfettante.
Insomma, che si tratti di lavaggio manuale o meccanico, questa fase:
- Contribuisce a rimuovere dalle superfici i microrganismi infettivi e il materiale organico che li contiene
- Predispone e migliora il contatto tra agente disinfettante/sterilizzante e i microrganismi infettivi rimasti sulle superfici
- Garantisce la funzionalità e longevità dello strumentario stesso
Se è infatti vero che “pulito” non è sinonimo di “asettico”, è altrettanto vero che che uno strumento non pulito, di sicuro non potrà mai essere sterile!
Ecco, dunque, 5 semplici regole per effettuare al meglio la pulizia dei nostri strumenti!
1. Non lasciare che lo sporco si asciughi sullo strumentario
Per una corretta pulizia è fondamentale pre-trattare tempestivamente gli strumenti utilizzati, in modo da impedire che lo sporco si secchi sulle superfici.
Per compiere questa, e tutte le altre operazioni, è imperativo utilizzare sempre i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).
Dopo il loro utilizzo, gli strumenti (smontati e mantenuti umidi) devono essere spruzzati con spray enzimatico e ricoperti da una schiuma, uno spray o un gel specifici per lo scopo.
L’immersione degli strumenti in soluzione di Cloro allo 0,5%, o il ricorso ad ogni altro disinfettante, prima della pulizia non è raccomandata per le seguenti ragioni
- Può danneggiare/corrodere gli strumenti.
- Il disinfettante può essere inattivato dal sangue e dai fluidi corporei, divenendo fonte di contaminazione microbica e formazione di biofilm.
- Il trasporto di oggetti contaminati immersi in un disinfettante può comportare un rischio per l’operatore.
- Può contribuire allo sviluppo di resistenze antimicrobiche ai disinfettanti.
- Pur offrendo un’elevata capacità di uccidere microrganismi patogeni, i disinfettanti tendono a fissare lo sporco proteico alla superficie degli strumenti, complicando la pulizia.
2. Utilizza acqua demineralizzata
Nella fase di lavaggio è importante disporre di un’acqua addolcita (ossia privata di residui minerali come come calcio, ferro e magnesio, che ne determinano la durezza), poiché:
- Consente di ridurre significativamente il dosaggio del detergente.
- La durezza dell’acqua può interferire con l’attività (catalitica) enzimatica.
- Elevati livelli di ioni calcio/magnesio possono bloccare il sito attivo degli enzimi.
3. Fai attenzione al caricamento della lavastrumenti
Nel caricare il termodisinfettore è bene osservare alcuni semplici accorgimenti in modo da consentire alla macchina di operare in modo corretto e completo:
- Disporre di accessori di carico appropriati (cestelli in grado di accogliere in modo ordinato e congruo i diversi materiali).
- Non sovraccaricare i cestelli, ma disporre gli strumenti in modo ottimale.
- Tenere tutte le superfici esposte al getto d’acqua.
- Aprire tutte le cerniere.
- Rimuovere dal carico residui di schiuma, gel e disinfettante (se la macchina lo prevede con la fase di prelavaggio).
4. Rispetta i tempi attivi di lavaggio
Nell’impostare le fasi del processo di termodisinfezione, è bene predisporre:
- Almeno 1 fase di prelavaggio con acqua fredda di almeno 1 minuto. Questo consente di rimuovere lo sporco organico non adeso e i residui chimici, idratare lo sporco resistente.
- Almeno 6 min. di lavaggio con detergente. Regolandosi, per tempistiche maggiori, sulle condizioni di sporco.
- Almeno un risciacquo preliminare.
5. Esegui la manutenzione quotidiana e periodica delle apparecchiature
Per garantire i migliori risultati, il corretto funzionamento e la longevità delle apparecchiature utilizzate, è bene operare le manutenzioni quotidiane e periodiche, seguendo i suggerimenti del fabbricante. In ogni caso è sempre corretto:
- Mantenere le superfici interne pulite e prive di calcare
- Pulire quotidianamente i filtri, il fondo della camera e gli accessori di carico
- Controllare la rotazione dei braccetti e mantenere da ostruzione tutti gli ugelli
- Pulire le sonde di livello detergente
- Prevedere una manutenzione tecnica ogni 3 mesi (o seconda le indicazioni del fabbricante)
La risposta Euronda: scopri i vantaggi della pulizia automatizzata
Il lavaggio ad ultrasuoni
Le vasche ad ultrasuoni professionali sono strumenti indispensabili per rimuovere dagli strumenti odontoiatrici anche i residui più resistenti.
Tutte le vasche a ultrasuoni Euronda Pro System garantiscono massima efficienza ed estrema praticità nell’uso quotidiano, reso ancora più semplice e immediato dai rinnovati sistemi di gestione e controllo e dal nuovo design di linea più compatto ed ergonomico.
La termodisinfezione
Il termodisinfettore Eurosafe 60 compie in un unico ciclo prelavaggio, lavaggio, termodisinfezione e asciugatura, eliminando la necessità della pulizia manuale, garantendo risultati più efficaci ed efficienti, in minor tempo e con minori rischi per l’operatore.
L’ampia vasca da 60 litri consente di processare anche manipoli, strumenti sfusi, cassette e contenitori, organizzando al meglio lo spazio grazie ai numerosi accessori disponibili.