L’importanza dell’imbustamento nello studio dentistico
Il Sistema di Barriera Sterile e la norma UNI EN ISO 11607
All’interno del processo di sterilizzazione, ogni fase è fondamentale per garantire che l’intero protocollo sia svolto correttamente e in modo efficace. Un buon lavoro di confezionamento e sigillatura concorre a garantire e preservare la sicurezza degli strumenti e di tutti i soggetti presenti in uno studio, dagli operatori ai pazienti.
Secondo quanto previsto dal protocollo di sterilizzazione, dopo la fase di lavaggio e decontaminazione, ogni strumento e dispositivo medico deve essere imbustato.
Il confezionamento è infatti una fase preliminare alla sterilizzazione e consiste nell’inserimento dei dispositivi medici in una confezione monouso (Sistema di Barriera Sterile – SBS), le cui caratteristiche sono indicate dalla disposizione UNI EN ISO 11607-1.
Il confezionamento ha quindi l’obiettivo di consentire la sterilizzazione, fornire protezione fisica e mantenere la sterilità degli strumenti sterilizzati fino al loro successivo impiego.
Buste e rotoli per la sterilizzazione degli strumenti odontoiatrici
Per il confezionamento la norma prevede che i dispositivi debbano essere imbustati e sterilizzati in confezioni monouso che garantiscano la prestazione asettica del dispositivo. La sigillatura può essere realizzata su buste di carta polipropilene o fogli di carta medical-grade. Le buste e i rotoli di carta più comuni sono:
- buste piatte
- buste con soffietto
- rotoli piatti
- rotoli con soffietto
- buste autosigillanti
Le buste autosigillanti contengono un adesivo e non prevedono la termosigillatura, il loro utilizzo, anche se più rapido, risulta spesso meno efficace e lascia più spazio all’errore umano, pertanto viene sconsigliato. È infatti fondamentale ottenere sempre una sigillatura ottimale. Inoltre, l’ampiezza della termosaldatura non deve essere inferiore a 6 mm e le dimensioni della busta devono essere tali che il materiale contenuto non occupi più di 3/4 del volume totale.
Confezionamento e tracciabilità nel processo di sterilizzazione
Oltre a garantire e preservare la sterilità degli strumenti dopo la sterilizzazione, la normativa sul confezionamento prevede anche un sistema di etichettatura e tracciabilità fondamentale per la gestione, il controllo e l’operatività dello studio. Le informazioni che ciascuna confezione deve indicare riguardano infatti:
- i dati relativi all’operatore che ha compiuto la sterilizzazione;
- il numero del ciclo di sterilizzazione indicato dall’autoclave;
- la data di confezionamento;
- la data di scadenza, se non diversamente specificato dal produttore come nel caso di rotoli e buste Eurosteril®, è di 30 giorni dalla data di confezionamento.
Per quanto riguarda la data di scadenza, i rotoli e le buste Eurosteril®, se conservati in ambiente pulito, privo di polvere ad una temperatura da +5 a +30°C con umidità relativa <50% e non esposti a fonti dirette di calore, mantengono la sterilità per 6 mesi.
Questi dati sono fondamentali per la completa e corretta tracciabilità del processo, poiché forniscono informazioni che identificano e certificano il materiale sterilizzato, l’avvenuta sterilizzazione e la scadenza, indicando in seguito anche su quale paziente sarà utilizzato e quando.
L’importanza di confezionare e sigillare correttamente gli strumenti odontoiatrici risulta quindi fondamentale, una fase propedeutica all’intero processo di sterilizzazione. Un corretto imbustamento garantisce l’efficacia, la tracciabilità e lo stoccaggio dei dispositivi medici sterilizzati, mantenendo gli strumenti in condizioni di sicurezza ottimale fino al momento del loro successivo utilizzo.
Dopo l’imbustamento, quindi, un’altra operazione fondamentale è quella della sigillatura. Ecco il link alla seconda parte di questo articolo dedicato all’utilizzo delle termosigillatrici nel processo di sterilizzazione.