Il riciclo dell'autoclave
Quando è possibile riciclare
Fondamentali per funzionalità ed efficacia, le autoclavi sono macchinari indispensabili nelle strutture sanitarie, negli ospedali e negli ambulatori dove, continuamente, si necessita di una totale e profonda sterilizzazione dei materiali impiegati.
Tutte le norme legali sull’attività di sterilizzazione per la protezione degli operatori sanitari, sono espletate nel D.Lgs 81/2008 e s.m.i., nel quale vengono stabilite le linee guida base che garantiscono la prevenzione collettiva verso potenziali agenti patogeni, riferite anche alle autoclavi.
Le autoclavi sono quindi al primo posto nell’importanza di tale accertamento e, come tali devono essere correttamente e periodicamente sottoposte a manutenzioni ordinarie e straordinarie, che assicurino la loro costante corretta funzionalità.
Essendo esposte a notevole usura per la mole di lavoro a cui vengono quotidianamente sottoposte, le autoclavi dentali possono essere più facilmente soggette a deterioramento totale o di alcune loro parti, diventando così inefficienti al punto da doverle sostituire.
Lo smaltimento delle autoclavi dentali dovrebbe avvenire secondo una regolare procedura che ne prevede la distruzione qualora non risultino più funzionanti perché eccessivamente usurate o danneggiate, ma in alcuni casi è possibile eseguire un riciclo dell’autoclave, sia parziale che totale, salvando porzioni funzionanti del costoso macchinario.
Alcune parti efficienti dell’autoclave, infatti, possono essere adeguatamente smontate da operatori addetti e rimontati in sostituzione di pezzi guasti o mancanti.
In altre situazioni, il riciclo dell’autoclave può avvenire in toto grazie al lavoro di officine specializzate in strumentazioni elettromedicali, rigenerando le autoclavi dentali e riportandole allo stato di apparecchiature nuove e funzionanti. La procedura avviene attraverso speciali passaggi che prevedono:
- Assistenza tecnica delle parti meccaniche;
- Riparazione e installazione di eventuali parti non funzionanti;
- Sostituzione di porzioni usurate;
- Riassemblaggio;
- Rivendita.
Le autoclavi riciclate offrono l’enorme vantaggio di essere messe sul mercato a prezzi più economici ed accessibili a fronte della loro totale funzionalità ed efficienza, assicurata da una garanzia della durata di un anno fornita dalle aziende che si occupano della loro rigenerazione.
L’assistenza tecnica dell’autoclave rigenerata, inoltre, può essere effettuata sia presso lo studio dentistico stesso che presso strutture specializzate. Il riciclo dell’autoclave prevede, inoltre, che vi siano effettuate delle verifiche di sicurezza, al fine di garantire una funzionalità del macchinario pari al nuovo.
Inoltre, le società che si occupano del riciclo totale o parziale delle autoclavi, mettono a disposizione un servizio di assistenza continua che assicuri un supporto tecnico di alta qualità anche al di fuori dei regolari giorni lavorativi, sia a chi ha acquistato un autoclave rigenerata che a chi ha riciclato solo alcune sue porzioni.
Va quindi stabilito con l’aiuto di un tecnico specializzato in apparecchiature e macchinari dentistici, se vi sia la necessità della completa sostituzione dell’autoclave dentale, o se sia possibile eseguire una sua rigenerazione attraverso la semplice riparazione di una o più parti.
In determinati casi può risultare più conveniente sostituire totalmente il macchinario, vendendo il vecchio a queste aziende in grado o di rigenerarla o di riciclarne alcuni pezzi.
Va precisato che l’utilizzo di autoclavi dentali riciclate e rigenerate apportano la stessa sicurezza in termini di efficacia di sterilizzazione e decontaminazione dello strumentario dentistico, a fronte di una convenienza notevole sia sull’acquisto di una nuova autoclave che sul suo riciclo di una sua parte.